
Il Codice di Condotta dei senatori adottato oggi dal Consiglio di Presidenza di Palazzo Madama ha certamente rappresentato una battuta d'arresto in termini di trasparenza e credibilitΓ . Una disciplina che introducesse un modello di comportamento basato su maggior rigore e chiarezza sarebbe stata, infatti, non solo opportuna, ma necessaria in rapporto ai tempi che viviamo.
Per questo per evitare conflitti di interessi fra l'attivitΓ istituzionale dei senatori e attivitΓ private, come MoVimento 5 Stelle avevamo lavorato per introdurre nel nuovo "Codice di condotta dei Senatori" regole che garantissero il principio di etica politica.
Ecco le nostre richieste:
che nessun interesse privato dovesse influenzare indebitamente l'esercizio delle funzioni istituzionali;
che fosse obbligatorio dichiarare tutte le attivitΓ patrimoniali, finanziarie e gli eventuali altri incarichi nel settore pubblico o privato;
una dichiarazione dei finanziamenti eventualmente ricevuti oltre il tetto dei 3mila euro annui;
il rifiuto di regali eccedenti il valore di 250 euro.
In pratica, regole di trasparenza e rigore.
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Come possono i cittadini tornare ad avere fiducia nelle istituzioni se coloro che le rappresentano non perdono occasione per dimostrare che non cβΓ¨ volontΓ di cambiare?
Concretamente, il nuovo codice di comportamento dei senatori non introduce sostanziali elementi aggiuntivi e quindi non ci soddisfa perchΓ© la conservazione di metodi fallimentari Γ¨ essa stessa fallimentare, in quanto non fa che ignorare le richieste dei cittadini ed insistere in condotte che lasceranno spazio a ennesimi comportamenti ambigui e discutibili.